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giovedì 28 marzo 2013

Le eccellenze toscane: il pecorino delle Crete Senesi



La Buoninsegna è ormai aperta da una settimana e tra un preparativo e l’altro per l’imminente fine settimana pasquale abbiamo pensato di parlarvi di un prodotto tipico veramente eccellente delle nostre zone.
Tutti, o quasi, conosceranno  il pecorino delle Crete Senese (che in zona viene chiamato anche con il nome di “cacio”) e molti capitando da queste parti l’avranno di sicuro assaggiato. Chi non lo conosce potrebbe però conoscere il Pecorino di Pienza: ecco, allora conoscete il Pecorino delle Crete Senesi, perché questo è il nome con cui viene chiamato in tempi più recenti.
La produzione di questo formaggio è concentrata nella zona delle Crete Senesi e della Val d’Orcia ed è effettuata seguendo un’antica tradizione di questi luoghi. Le pecore vengono lasciate libere di pascolare e si nutrono dei germogli e delle numerose erbe spontanee tipiche della zona, che donano al pecorino il suo sapore così ricco di sfumature.
La lavorazione del latte viene effettuata solo poche ore dopo la mungitura, senza aggiungere nessun tipo di conservante; questo rende possibile la creazione di muffe durante la stagionatura, che vengono lavate a mano ogni tre ,quattro giorni. La stagionatura varia, si può avere un pecorino fresco a pasta molle, che mantiene il tipico odore del latte fresco , un pecorino semi- stagionato , e uno stagionato. Più il pecorino è stagionato e più sprigionerà gli odori delle erbe  del pascolo.
Oltre alla produzione tradizionale si affiancano oggi numerose varianti: pecorino alle erbe, pepato, al tartufo, con l’olio d’oliva e il pecorino coperto con foglie di noci.
Nella zona sono presenti numerosi caseifici che oltre a distribuire i loro prodotti effettuano anche vendita diretta.
Eccone alcuni:
Caseificio La Fonte –Torre a Castello(SI) 0577-700031
Caseificio Vergelle- San Giovanni d’Asso (SI)- 0577 834046
Caseificio Fratelli Sanna- Murlo (SI)- 0577 378007
Caseificio Corbeddu- Castelnuovo Berardenga ( SI) - 0577 369169
Caseificio Solp- Pienza (SI)- Tel. 0578 748695
Cooperativa Agricola Val d’Orcia –Contignano (SI)- 0578 52012
Non ci resta che dirvi…buon appetito a tutti!

Pecore al pascolo nelle Crete-fonte: www.sienafree.it


Il "cacio" stagionato-fonte: www.agenziaimpress.it 




lunedì 25 marzo 2013

Intervista ad un "tartufaio" delle Crete Senesi


Reduci dalla giornata“a base di tartufo” trascorsa qualche tempo fa  alla Festa del Tartufo Marzuolo di San Giovanni d’Asso, abbiamo deciso di scoprire qualcosa in più su questo profumato e gustoso  tubero tipico di questa zona .
Incontriamo allora un vero cercatore di tartufo , il Sig. Fabio, membro dell’Associazione Tartufai  di San Giovanni d’Asso.
Buongiorno Fabio, lei è un tartufaio da molti anni ,ci racconti un po’ come è nata questa sua passione per i tartufi.
“ Bhe, io sono tartufaio ormai da più di 30 anni ,la passione mi è venuta proprio da giovane. Vivevo in campagna ,e a quei tempi avevamo molti animali ,compresi i cani. Dato che mi è sempre piaciuta la natura ho iniziato ad addestrare qualche cane e a provare.I cani i tartufi li trovavano, io mi divertivo ,ho preso il patentino e via! Poi a quei tempi i tartufi c’erano, non come gli ultimi anni ,e allora si univa l’utile al dilettevole e si portava a casa anche qualche soldino in più.
Per diventare tartufai cosa occorre fare? Ci sono dei corsi o si impara da autodidatti?
“Allora per diventare tartufai  si fa una specia di corso e si dà l’esame. Da qui si ottiene il “patentino” per la ricerca dei tartufi e ogni anno si paga la tassa per poterli cercare. Ci si iscrive ad un’Associazione di tartufai  di solito, perché hanno delle riserve di tartufi dove la ricerca è facilitata ,dove  ci sono aree di bosco e terre ben tenute grazie al lavoro di tutti gli iscritti.
Molto importante per la ricerca del tartufo è ovviamente “il migliore amico dell’uomo” il cane; quali sono le razze sono più adatte ?
Mah, diciamo che tutti i cani sono potenzialmente dei buoni cercatori, se ben addestrati. Di solito si dice che la razza Lagotto sia la più adatta, ma io comunque ho avuto cani di tante razze , Lagotti ma anche meticci. Tanti anni fa avevo un mezza cokerina che era un fenomeno, come trovava i tartufi lei non li ha mai trovati nessun cane!
E come si addestra un cane per la ricerca del tartufo?
Spiegarlo bene sarebbe lungo, ma riassumendo diciamo che si inizia quando il cane è cucciolo,si cerca per prima cosa di creare un buon rapporto, si deve essere in sintonia perché se un cane non dà retta è dura! Gli si fa sentire spesso l’odore del tartufo, gli si nascondono e lo si invoglia a cercare , premiandolo quando lo trova. A volte si utilizza l’olio di tartufo e non il tartufo stesso..si bagnano delle crocchette o degli stracci…l’importante è evitare fin dall’inizio che lo mangino, altrimenti quando si va per i campi si rischia che appena il cane ne trova uno se lo mangi subito! E non sarebbe una bella cosa, soprattutto se lo trovano grosso..
Quest’ anno pare che la stagione del Tartufo bianco, tipico del periodo autunnale e molto pregiato, non sia andata bene…da cosa è dipeso?
Eh…purtroppo quella del 2012 è stata un’estate secca….se non piove d’estate il tartufo si trova poco! Si trova poco e di conseguenza costa parecchio….Dovrebbe piovere a giugno,luglio e agosto . E’ anche vero che non sono più i tempi di una volta…nel passato mi è capitato anche di trovare dei bei tartufini, uno addirittura di più di 500 grammi , oggi è più difficile, a prescindere dall’acqua in estate.
Adesso è la stagione del Tartufo Marzuolo, come sta andando la stagione?
Diciamo un po’ meglio del  Tartufo Bianco, anche se il Marzuolo è meno pregiato e anche meno profumato. Comunque un bel piatto di pasta al tartufo si fa anche con il Marzuolo.Se assaggiare il Bianco è per molti proibitivo, il Marzuolo si assaggia senza problemi…ed è comunque buono..ci si fanno i crostini, la pasta..è buono anche sulle uova…Io lo mangio anche sulla pasta con il ragù..dipende dai gusti…
Bene, la  ringraziamo per la disponbilità e le auguriamo buona fortuna per il futuro…
“Grazie a voi, se vi servissero i tartufi sapete a chi rivolgervi”   aggiunge ridendo.

Tartufi Marzuoli trovati dal Sig. Fabio negli ultimi giorni

venerdì 22 marzo 2013

Il Site Transitoire, quando l'arte incontra la natura delle Crete Senesi



Si sa, tra le attrazioni principali del territorio senese c’è senza dubbio il suo patrimonio storico-artistico  che non ha  certamente nulla da invidiare a quello di città italiane ben più grandi.
Girando tra i vari borghi è facile imbattersi in musei che raccolgono opere di grande prestigio e che testimoniano la fiorente attività artistica del passato.
Oggi però non parleremo di musei, ma di arte sì. Vogliamo dedicare il nostro articolo ad un luogo molto particolare : il Site Transitoire.
Molti di voi  sicuramente ne avranno sentito parlare, altri lo avranno visitato. Il Site Transitoire è un’installazione scultorea che si trova a Leonina, località situata a circa 15 km da Asciano ,lungo la strada panoramica Lauretana Antica. E’ stata realizzata dall’artista francese Jean-Pau Philippe e collocata nelle colline di Leonina nel 1993.
Il luogo stesso è particolarmente suggestivo:  crete a 360 gradi e all’orizzonte Siena, in inverno una distesa infinita di verde e in estate i colori dorati del grano.
La scultura è composta da vari elementi: una sedia per accogliere il passante, una finestra che al solstizio d’estate riceve l’ultimo raggio del sole al tramonto  ed un labirinto; essa prende la sua forza dalla natura, quella natura circostante con cui istaura un vero e proprio dialogo.
Ogni estate il Site Transitoire ospita una performance teatrale, organizzata dall’Associazione “Amici del Site Transitoire”; si tratta di performance estemporanee davvero particolari , realizzate solitamente al tramonto e che puntano a sottolineare il rapporto tra gli elementi della scultura, il corpo umano e la natura circostante.Nello scenario antistante al Site transitoire si sono alternati negli anni, danzatori, attori, poeti e cantanti.
E dopo aver ammirato la scultura, per poter godere al meglio del panorama circostante si può arrivare camminando fino al piccolo borgo di Mucigliani, ne resterete sicuramente affascinati. Questo luogo magico vale davvero una visita.
Per maggiori informazioni  http://www.jeanpaulphilippe.eu


lunedì 18 marzo 2013

Villa Buoninsegna, naturalità al 100 x 100


Il vastissimo bosco mediterraneo che circonda la Villa Buoninsegna ad anfiteatro e che si estende per ettari ed ettari fino alla provincia di Arezzo , regala fantastici spettacoli della natura.
Ecco il “nostro” branco di caprioli che spesso viene a trovarci nell’uliveto dietro casa, così la finestra dello studio si trasforma in un punto di vedetta segreto da cui ammirare veri e propri documentari live.
Il momento migliore è quando piove oppure quando ha appena spiovuto e gli animali escono dal bosco per cercare il cibo, specialmente verso sera.
Oggi ne abbiamo contati ben 7 e siamo molto felici perché la famiglia aumenta: ci sono anche dei giovani esemplari !
Sono animali molto belli e – viene da dire – gentili.
Ecco l'allegra famigliola appena avvistata...



giovedì 14 marzo 2013

Piccolo tour "cinematografico" della provincia di Siena, pronti??


A quanto pare questo arrivo anticipato di Primavera che accennavamo nel precedente post è stato solo un abbaglio, le giornate grigie continuano ad accompagnarci ,sembrano quasi senza fine. Ah..quanto è vero il detto “una rondine non fa primavera” !
Noi comunque siamo immersi in giorni frenetici, proprio in vista della riapertura stagionale del 22 Marzo, e e ci stiamo dedicando agli ultimi lavori di manutenzione .
Tra una pausa e l’altra però abbiamo pensato ad un modo originale per illustrarvi un piccolo tour delle nostre zone, un piccolo percorso da fare in 2 giorni alla scoperta di alcune suggestive location cinematografiche.
Giorno 1
Partendo dalla Buoninsegna (anche se ovviamente potete partire da qualsiasi punto del percorso ,a vostro piacimento) attraversate il paese di Rapolano Terme e andando verso Serre di Rapolano prendete poi la cosiddetta “strada delle Cave di travertino” e percorretela tutta .Giunti alla fine, girate a sinistra e seguite la strada in direzione di Trequanda. Trequanda è un piccolo borgo  arroccato su una collina e conta poco più di 1000 abitanti. Lungo la sua linea ferroviaria ormai dismessa (usata ad oggi per il Treno Natura, maggiori info al link http://trenonatura.terresiena.it/ )sono state girate molte scene  di “L’amore ritrovato”, film del 2004 di Carlo Mazzacurati con Maya Sansa e Stefano Accorsi. Il borgo stesso è delizioso, vale di certo una visita, e non dimenticatevi il piccolo borgo di Petroio poco distante, ancora più piccolo e caratteristico, patria locale della terracotta.
Da Petroio proseguite in direzione di Pienza, dopo alcuni km vi ritroverete nei pressi del monastero di Sant’Anna in Camprena. E’  proprio qui che l’infermiera Hana si prende cura di Lazlo,il famoso “Paziente inglese” di Antony Minghella. Rimettendovi in marcia dirigetevi a Pienza,  famosa per aver dato i natali ad Enea  Silvio Piccolomini, ovvero Papa Pio II (oggi è conosciuta anche per il suo magnifico pecorino!). Nella piazza principale si trova Palazzo Piccolomini realizzato proprio per volere di Pio II nell’ambito del progetto che voleva Pienza come città ideale. Proprio  in questo bellissimo palazzo Bernardo Bertolucci girò una delle scene più famose del suo Romeo e Giulietta” del 1968, la scena del balcone. Contrariamente a quanto si pensi, Verona, la città in cui è ambientata la storia dei due innamorati più famosi d’Italia, compare appena nella pellicola. Dopo aver visitato la cittadina prendete la strada statale 146 in direzione di Montepulciano. Montepulciano è famosa per essere stata la location di molti film, anche se uno dei più recenti  è “New Moon”, il secondo capitolo della famosa saga “vampiresca”  americana. Il romanzo  da cui è tratto il film è in parte ambientato nella città di Volterra, ma per motivi logistici e organizzativi la produzione scelse poi Montepulciano. Da qui, proseguite il vostro tour tornando indietro verso Pienza per fermarvi nel piccolo borgo di Monticchiello, oggi famoso per un’altra forma d’arte, il suo Teatro Povero  http://www.teatropovero.it/. Da  Monticchiello dirigetevi  verso San Quirico d’Orcia. Qui, a circa un km dal centro Ridley Scott ambientò una famosa scena del suo “Gladiatore”, quella in cui Massimo, il protagonista ormai giunto alla fine dei suoi giorni, cammina per i campi elisi.
Primo giorno on the road!

Giorno 2
Da Rapolano prendete la tangenziale Siena-Bettolle in direzione di Siena ed uscite a Castelnuovo Berardenga, piccolo borgo del Chianti senese. Nelle sue campagne Carlo Verdone girò nel 2000 la sua divertente commedia “C’era un cinese in coma”, dove lo stesso registra interpreta il protagonista della pellicola, uno showman ed impresario di scarso successo. Dopo la visita, prendete di nuovo la tangenziale e proseguite verso Siena. Da sempre la famosa città del palio si presta a fare da scenario a numerosi set cinematografici, tra i quali La ragazza del Palio”, film del 1957 con Vittorio Gassman e Diana Dors, “Con gli occhi chiusi” del 1994 di Francesca Archibugi, “Piazza delle cinque lune” ispirato al rapimento di Aldo Moro e “ 007: Quantum of Solace”,22° capitolo della serie di James Bond” , oltre a molti altri. Dopo la visita della città prendete la tangenziale in direzione di Firenze ed uscite a Monteriggioni, comune a nord di Siena caratterizzato dal suo bellissimo castello medievale. Per citare alcuni film ambientati a Monteriggioni ,”Io ballo da sola” girato nel 1996 dal grande Bernardo Bertolucci, “Un tè con Mussolini” del 1999 di Franco Zeffirelli e li stesso “Gladiatore”.
Secondo giorno di tour

Il nostro tour si conclude qua, ma vogliamo comunque ricordarvi che i film girati nella provincia di Siena sono veramente tanti, e sarebbe stato davvero impossibile parlarne in questo post (che è già abbastanza lungo, speriamo di non avervi annoiati troppo!).Ovviamente potete dividere il tour anche in più di 2 giorni, questo dipende da quanto volete dedicare a visitare ogni “locations”, fate vobis!!
Potrebbe essere bello rivedere alcuni dei film di cui abbiamo parlato e associare i luoghi , che dite?
Vi lasciamo con una scena da "Il Gladiatore"...Massimo cammina nei campi elisi (San Quirico d'Orcia)

lunedì 11 marzo 2013

Una domenica fuori porta nelle Crete Senesi, Festa del Tartufo Marzuolo a San Giovanni d'Asso

Giovanni e Luciano all'attacco!

Domenica 10 marzo : sole splendente e persino caldo, giornata ideale per una gita nelle Crete, il magico comprensorio naturalistico della provincia di Siena compreso tra 5 comuni : Rapolano, Asciano, San Giovanni d’Asso, Monteroni e Buonconvento.
Splendide, dolci colline, verdi del tenero grano che sta crescendo in questa stagione. Poi saranno gialle oro in estate e grigio argilla in autunno, dopo la trebbiatura, infine bianche in inverno con la neve.
Durante il viaggio verso San Giovanni d’Asso, solo 20 minuti da Rapolano, ci soffermiamo ad osservare le bianche greggi al pascolo ( e sennò con cosa si farebbe il pecorino?!). Poi colline verdi infinite, solitari cipressi, bianchi calanchi….. magiche Crete Senesi!
Ed eccoci a San Giovanni , dove oggi si fa festa con il tartufo.
Naturalmente non manchiamo di degustare per bene: tagliatelle al tartufo, uova al tegamino al tartufo, crostini e molto ancora.
Mmmm....che delizia le uova al tegamino con tartufo!

Le foto parlano per noi……
Il tartufo marzuolo è tipico di questa zona dove appassionati cercatori, con i loro fidi e bravi cani,"scandagliano" campi a boschi alla ricerca del pregiato tubero.
Che aspettate a venire da queste parti?

Anche la Lola si merita qualcosa di buono...

mercoledì 6 marzo 2013

Arriva la primavera alla Buoninsegna...ed ecco il nostro blog!

La Primavera comincia a darci qualche segnale, finalmente!Anche se le giornate continuano ad essere principalmente "tinte di grigio", alla Buoninsegna la nuova stagione è già nell'aria.
Per prima cosa, la primavera è sinonimo di cambiamenti; è vero, di solito relativi al tempo atmosferico, ma non soltanto e anche noi vogliamo dare il nostro contributo.Proprio per questo abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura del blog, naturalmente in vostra compagnia.
Cercheremo di raccontarvi un po' di noi, di quello che facciamo e di quanto amiamo questa terra toscana che ci ospita ormai da molti anni.
Vogliamo condividere con voi le nostre attività, le notizie sul territorio, le nostre giornate e sì, anche la nostra casa, per chi vorrà soggiornare da noi.
A questo punto non ci resta che dirvi :"benvenuti a bordo"!
Ah...e anche, "benvenuta (quasi) Primavera"!

Eccoci qua!Daniela, Luciano e Giovanni ...e il nostro gattone Pepe

Le prime violette della Buoninsegna